Pilota 3: La Messa in Scena
11 gennaio 1997
L'eliminazione di tutte le maschere e la conseguente adozione di
personalità unica comportano più di un rischio.
Tanti, in realtà.
Servirebbe una metafora efficace.
Se i panni sporchi si lavano in famiglia ma rimangono scomodi da
indossare, quali altri abiti conserverà l'armadio?
Prima di tutto, occorre verificare che siano della misura giusta e
che rispecchino i gusti di chi li indosserà, prima che degli astanti.
Taglia, forma, colore, look. Gusti = Moda?
Quasi mai.
Scegliere di essere fuori moda induce scherno da parte di chi invece
la segue. Risa, anche.
- E allora?
La transizione drastica ma non casuale durerà almeno un anno. La reazione
altrui permarrà. Perciò, arrendersi all'insistenza, all'evidenza, al giudizio
affrettato non produce effetti di rilievo. Apriamo l'armadio. Scegliamo:
brutto; noioso; pesante; scandaloso; difettato. Turpe.
La critica capisce. Parla, si sforza, corregge, crede di rendere
migliore tutto ciò che che tocca. Pietà per ognuno. Cose da donne. Ma di che
essere orgogliosi, terminata l'operazione, l'atto del vestirsi.
Distinguere i capi, tuttavia, resta fondamentale. Portare il medesimo abito
per troppo tempo suggerisce che lo si faccia per qualcuno. Entrambi, forse. Sé
e l'Altro.
La confusione è aumentata? E' solo un effetto passeggero. Il labirinto
astratto in cui si infilano concetti grigi, pachidermici alla spasmodica
ricerca dell'uscita è solo il vestibolo, per lo spettacolo occorrerà aspettare.
Ma per assistere, è necessario uscire.
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