Bene,
dopo molti tentennamenti ho
deciso di provare a inoltrarmi nella palude dei blog in italiano.
Non ho ancora scelto un
leit motiv, quindi mi limiterò ad inserire stralci del mio vecchio diario
cartaceo, lo zibaldino 1996-2012.
Saranno parole dense di
fangosa depressione post-adolescenziale? Semplici sproloqui? Verità
inconfutabili? Nulla di tutto ciò!
Ecco:
quid, 27 gennaio 1997
" Quali rischi
comporterà essere ancora e per sempre se stessi?
Il fatto puro e semplice di
avere in poco tempo composto un carattere fittizio, la maschera neutra da
indossare in pubblico ma non in privato; i recenti tentativi (falliti) di
smettere di portarla mi han fatto ricordare PERCHE', strato dopo strato, io
abbia creato la una maschera fatta così: la personalità più spontanea era
confusa, facile agli sbagli e alle cosiddette brutte figure.
Ma se ha ragione il
dottore ed è soltanto una questione di allenamento, allora; quali rischi
comportà servirsi di una personalità reale?
Ce ne sono quattro (4):
1) Che essa non piaccia e
venga perciò respinta, corretta o infine ignorata, perchè considerata
irrilevante.
2) Che essa non piaccia e
basta. Senza motivo alcuno.
3) Che essa riveli la faccia,
brutta e meschina, sotto la maschera.
4) Il rischio di piacere e di
essere accettati; divenire per altri IL punto di riferimento, lo stimolo, la
spinta. Una responsabilità che fa paura. Un rischio strano, cui non ci si
abitua.
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