mercoledì 6 novembre 2019

Quei Momenti Perfetti


79672 – Quei Momenti Perfetti

Nulla di nuovo.
Non posso farci niente.
Noia, tedio e apatia mi assalgono, ma senza angoscia. Senza disperazione.
Ho avuto ragione. Tolte le sollecitazioni esterne tutto si mantiene in stato di quiete.
Tiepida, atarassica quiete: la vuota assenza di dolore e piacere.
L’Arte era il mio rifugio prima della Prigione, ma purtroppo una volta entrati qui dentro ci lasciamo alle spalle tutto il Bello.
Perché?
Mi sono fatto questa domanda tante volte senza mai venirne  a capo. I sentimenti umani qui non esistono più, in mezzo ai detenuti non percepisco nulla. Tristezza, invidia, stupore: non ce ne sono.
Permane l’ostinazione.
Oggi ho ricevuto un biglietto d’auguri senza mittente. Recita:
“Caro osservatore silenzioso, mi sento offeso nel profondo al cospetto di colui che nei momenti perfetti che potevano far ribollire il sangue negava ogni confidenza. Sei l’individuo sbagliato nel posto giusto. Altri verranno dopo di te. Buona fortuna.”
Chi era costui? La data è vecchia di mesi. Un altro straniero nauseato in stato di arresto con il male di vivere? Mi avevano assegnato una cella da poco vuota, forse il destinatario non ero io.
In me regna la palude, fatta di melma anch’essa tiepida e stagnante e vuota. Senza un re travicello a gestirne le estati fredde. Una bruma grigia permea la valle del pensiero. Del vento nero ulula o meglio canta tra le fronde dei salici piangenti. Singhiozza.
Fuori, nel cortile dell’ora d’aria che nessuno chiede o pretende nel prato, quel verso stridente si ripete. Da ancor più fuori sono tornati i pipistrelli neri per nutrire i piccoli con molti insetti morti. Neri loro, nere le grotte, neri gli insetti.
Non è un momento perfetto ma mi piace. C’è quel suono di sirena in luogo del rintocco di campana. Il cielo è cieco, sbarrato dal cemento che la nostra morte ammanta nella notte.
Un rintocco alla volta.
Ma la mia fine è lontana, finchè il silenzio sussurra negli intervalli tra due rintocchi brevi.
E’ un campanile che decide chi da qui se ne va? Per chi suonerà la prossima volta?

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