martedì 21 gennaio 2020

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Oggi come ieri si prospetta una giornata infruttuosa, il che non è strano.
Sono stato molto stanco fin dalla mattina e non ho combinato nulla, ma del resto non c’è da stupirsene. Tra le mura grigie di una cella le prospettive sono poche.
Tutto cominciò per gioco in un tripudio di fiducia e di aspettative andate deluse dal momento in cui divenne chiaro che avevo perso la sfida. Lo rimpiango.  Non lo rimpiango.
Non si capisce nulla, vero? Abbandonarsi all’abbandono per chiudere con il mondo esterno, accettare di entrare in una scatola senza uscita, come un cassetto chiuso con quattro mandate.
Non c’è nient’altro. Nessun futuro. Prese di posizione differenti, punti di vita alternativi, l’eterno ritorno dell’uomo che detta legge ma non la rispetta avanzeranno pretese man mano con l’età ma senza modificare il patto. Qui tutto è buio intriso di libertà sussurrate.
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Niente che valga la pena di ricordare.

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