lunedì 9 dicembre 2019

CRITICHE - 1 - Terribile


TERRIBILE

Mi chiedo come certa critica benpensante abbia potuto stroncare opere minori intrise di caldo orrore metropolitano con poche righe frettolose.
 “Il Muro” è ua raccolta terribile. TERRIBILE!
Se uno qualsiasi dei racconti venisse inserito di sotterfugio in un’antologia horror come ad esempio “Scheletri” pochi noterebbero la differenza, quasi di sicuro a causa delle differenze di stile e di stesura che peraltro nella traduzione italiana si perderebbero per la maggior parte.
E’ grave. Forse nel 1939 certi concetti potevano venire apprezzati come novità ma è più probabile che un autore affermato nonché eccelso filosofo e drammaturgo potesse ottenere successo immediato e indiscutibile mentre un bestseller senza titolo vedrà sempre stroncate dalla critica maggiore tutte le pagine che vende.
C’è un aspetto BRUTALE in questa faccenda: il metro di giudizio parziale ivi impiegato sarebbe persino uno dei motivi di misantropia intrinseca descritti benissimo ne “Il Muro”.
Altra benzina sul fuoco. Non sempre il successo di pubblico donerà l’immortalità, ma con ciò?


 Anche “Intimità” è terribile.
La peggior realtà riscontrabile in momenti come questo ma trasfigurata sotto forma di parole in un racconto scorrevole.
Come sarà mai possibile ritrovare in un solo brano così tante coincidenze? Ancora più terribile.
Ma lasciamo stare certe illazioni bizzarre. Scosse psicologiche che ci fanno continuare così nonostante tutto il fango che aleggia intorno all'Intellighentia. L’appiattimento narrativo è progressivo e ha dell’incredibile se messo in relazione all’intera società occidentale post dopoguerra osservata a posteriori.
Ecco, se non leggiamo abbastanza J.P. Sartre non abbiamo una visione chiara ma troppi dettagli stipati alla rinfusa sui giornali. E’ Terribile. Terribile.

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